In attesa del prossimo arrivo dello smartphone flagship Mate 50, Huawei torna a sorridere. Visto che per la prima volta da settembre 2020, ovvero da quando è stata colpita dalle sanzioni più dure da parte degli Usa, l’azienda ha ha registrato la prima crescita trimestrale dei ricavi. Nel secondo quarter del 2022 infatti il bilancio ha registrato una cifra positiva per 170,6 miliardi di RMB (25,3 miliardi di euro). Con una crescita dell’1,43% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Mentre l’utile netto è stato di 9,48 miliardi di RMB (1.370 milioni) con un calo del 34,65%.
Huawei, ricavi in crescita e il Mate 50 in arrivo
Per la prima metà del 2022 Huawei ha registrato un fatturato di 301,6 miliardi di RMB (43,6 miliardi di euro), con un calo del 5,9% rispetto all’anno precedente. Un portavoce di Huawei ha dichiarato al sito TechNode che la crescita costante del business 5G e la rapida ascesa di unità come le reti core cloud hanno contribuito alla crescita. Con il business in salita a sia in Cina che all’estero.
Il portavoce ha aggiunto che i team di business aziendali sono cresciuti più velocemente. Ovvero:
- finanza digitale
- elettricità digitalizzata
- trasporti intelligenti
- carbone
Il nuovo smartphone
Intanto si moltiplicano i rumors sul nuovo smartphone di Huawei, il Mate 50. La serie supporterà la ricarica rapida da 66 W, inoltre presenterà un design curvo anche nella parte anteriore, oltre al normale sistema di riconoscimento facciale. In base a una precedente indiscrezione la serie Huawei Mate 50 avrò però un processore vecchio, questo per i noti problemi di approvigionamento e di limiti imposti al brand. Ci sarà infatti un modello con una versione solo 4G del chipset Qualcomm Snapdragon 888, mentre Mate 50e avrà il SoC Snapdragon 778G.
Inoltre, il modello standard della gamma offrirebbe una frequenza di aggiornamento di 90 Hz. Mentre i modelli Pro e RS, cioè quelli fi fascia maggiore, avrebbero una frequenza di 120 Hz. Non è ancora nota la data d’arrivo del nuovo smartphone di Huawei, ma probabilmente a Ifa 2020 si saprà qualcosa di più.
