La Corte Costituzionale: sì ai servizi come Uber

da | 26 Mar 2020

Forse anche in Italia sta per cambiare davvero la regolamentazione del trasporto pubblico. E Uber, coì come come i sevizi simili attivi in diversi stati del mondo,  potrebbero finalmente entrare in un mercato fino ad oggi precluso. Dopo il successo ottenuto davanto aalla corte costituzionale.

La vittoria di Uber

Nessun obbligo di rientro in rimessa

La sentenza numero 56 della depositata oggi, a firma della relatrice Daria de Pretis, riguardo a un ricorso della Regione Calabria, dice che chi svolge il servizio di noleggio con conducente (NCC) non può essere obbligato a rientrare in rimessa prima di cominciare ogni prestazione. Nel dispositivi si spiegan che quest’obbligo comporta un irragionevole aggravio organizzativo e gestionale per il vettore NCC. Costretto sempre a compiere “a vuoto” un viaggio di ritorno alla rimessa.

Inoltre, secondo la Corte, questo obbligo è anche  sproporzionato rispetto all’obiettivo di assicurare che il servizio sia rivolto a un’utenza specifica e non indifferenziata.Poiché  la necessità di ritornare ogni volta in sede per raccogliere le richieste che confluiscono, può essere superata – senza interferire con il servizio di taxi – grazie alla possibilità prevista dalla stessa legge di utilizzare gli strumenti tecnologici”.

In pratica l’utilizzo delle app, che comunque sono già presenti per i servizi di taxi, danno comunque un senso diverso alla tipologia rappresentata da Uber e dai servizi simili. E questa decisione della Corte Costituzionale apre ora uno scenario completamente nuovo per la mobilità pubblica.

Il commento di Uber Italia

Crediamo che tale decisione rappresenti un primo passo verso la modernizzazione della legge che regola i trasporti privati in Italia – fanno sapere dall’azienda -. Ci impegniamo ad essere un partner di lungo termine delle città italiane. E a lavorare con i taxi e gli NCC per costruire insieme il futuro della mobilità”.

Uber qui da noi è già, oltre che con gli NCC, è presente con il servizio di biciclette elettriche Jump, già funzionante a Roma. E con il servizio di consegna Uber Eats.

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