Coronavirus, le voci digitali: Giulia da Dublino

da | 20 Mar 2020

Questa testimonianza arriva da Dublino.

La capitale irlandese dove in questo momento si trova bloccato un gruppo di ragazzi italiani che erano arrivati il 7 marzo da Bari. Giulia, un’italiana che lavora lì, ci racconta la situazione. Il suo video è arrivato mercoledì.

La voce digitale: Giulia

Coronavirus news da Dublino

Intanto è scoppiato il caso di un gruppo di ragazzi italiani risultati positivi al Covid-19. E impossibilitati a tornare a casa.

Bloccati fino al 26 marzo

Il gruppo fa parte di un corso di aspiranti assistenti di volo di Ryanair. Era stato a Bergamo, poi partiti il 2 marzo per Bari e da lì – sabato 7  – appunto per Dublino. A quel punto una delle 17 persone si è sentita male ed è stata riscontrata positiva al virus in ospedale. Da lì l’isolamento per tutti gli altri.

Le positività infatti sono diventate 14. E  il gruppo è stato messo in isolamente in una struttura messa a disposizione dalle autorità fino a giovedì 26.

L’appello

Un portavoce del gruppo ha chiesto al nonstro Ministero degli Esteri di essere aiutati ad essere rimpatriati. «Siamo bloccati  senza che nessuno di noi, a parte quattro ragazze che sono state portate in ospedale perchè stavamo male e poi sono state dimesse, sia mai stato visitato da un medico – ha dichiarato al Giornale di Sicilia – . Alcuni assistenti sociali ci stanno portando generi alimentari. Ma non sappiano nulla nè delle condizioni sanitarie nè di come dobbiamo comportarci».

Le autorità irlandesi, nonostante il ragazzo sia risultato positivo solo 6 giorni fa, gli hanno dato già il permesso di uscire dall’isolamento. In più appunto c’è il fatto che  il 26 marzo dovranno obbligatoriamente lasciare la struttura dove sono attualmente ospitati.

Come racconta nel nostro video Giulia, la città comincia ad essere sottoposta a regole rigide. Per la prima volta è stata annullata la sfilata della festa di San Patrizio. E pub e negozi sono stati chiusi. Così come le scuole.

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