Protoclone: il robot che imita l’uomo

da | 22 Feb 2025

Clone Robotics ha recentemente presentato Protoclone, un robot umanoide che sta attirando l’attenzione per la sua straordinaria capacità di replicare la biomeccanica umana. Questo avanzato automa non solo imita fedelmente la struttura ossea, ma vanta anche un sistema muscolare artificiale innovativo, capace di garantire movimenti fluidi e realistici.

Tecologia Myofiber: il cuore di Protoclone

Il segreto del realismo di Protoclone risiede nella tecnologia Myofiber, un avanzato sistema di attuazione che simula la contrazione dei muscoli umani. Le fibre muscolari artificiali sono costituite da un tubo a maglia con un palloncino interno che, riempiendosi di fluido idraulico, si espande e genera una contrazione longitudinale. Una pompa elettrica da 500 watt alimenta il sistema, permettendo a Protoclone di muoversi con oltre 200 gradi di libertà.

Un sistema sensoriale sofisticato

Protoclone è dotato di un sistema sensoriale avanzato che gli consente di interagire con l’ambiente circostante in modo intelligente. Quattro telecamere di profondità situate nel cranio offrono una visione precisa dell’ambiente, mentre 70 sensori inerziali e 320 sensori di pressione monitorano la posizione delle articolazioni e la forza muscolare esercitata.  Questo permette al robot di adattarsi e reagire agli stimoli in tempo reale.

Verso un futuro di assistenti domestici

Clone Robotics non è nuova nel campo della robotica avanzata; in passato, l’azienda ha già fatto parlare di sé con la presentazione di una mano robotica biomimetica. Con Protoclone, l’obiettivo è sviluppare robot in grado di svolgere compiti domestici come il bucato, il lavaggio dei piatti e la preparazione dei pasti. La produzione inizierà con una serie limitata di 279 unità, denominate Clone Alpha, con i preordini previsti per la fine del 2025.

Innovazione e controversie

La presentazione di Protoclone ha suscitato notevole interesse, ma anche qualche preoccupazione. La capacità di replicare la biomeccanica umana con un tale livello di precisione apre nuove possibilità nel campo della robotica, ma solleva anche interrogativi etici riguardanti l’interazione tra umani e robot. Resta da vedere come si evolverà questa tecnologia e quali impatti avrà sulla società.

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