Tra Apple e Epic Games è pari in tribunale (per ora)

da | 10 Set 2021

Una decisione che può cambiare, ma di poco, il mondo dell app. Un giudice federale infatti ha ordinato ad Apple di modificare il suo modello di business dell’App Store per permettere ai suoi sviluppatori di fornire servizi di pagamento alternativi. Diversi insomma dalla tassa del 30% sulla maggior parte delle transazioni digitali. E che era stata contestata da Epic Games, il produttore del famoso gioco Fortnite.

Epic games Apple App Store

Fortnite batte Apple in tribunale

Per la corte le attuali politiche di Cupertino inibiscono gli sviluppatori. E proibiscono loro di informare i clienti all’interno delle loro applicazioni sulle opzioni di pagamento alternative. O di fornire link a siti esterni dove i clienti possono iscriversi a sottoscrizioni o acquistare beni digitali e aggirare le tasse di Apple. Epic Games aveva chiesto al giudice modifiche più sostanziali, ma il giudice in questo casoha rigettato la richesta. Ordinando di pagare ad Apple una tassa per aver violato il contratto.

Secondo la decisione del giudice “la Corte non può concludere che Apple sia un monopolista sotto le leggi antitrust federali o statali. Ma di sicuro gode di una considerevole quota di mercato di oltre il 55% e di margini di profitto straordinariamente elevati. Questi fattori da soli non dimostrano una condotta antitrust. Il successo non è illegale”. Apple ora potrebbe appellarsi alla decisione. Così come Epic Games potrebbe anche presentare un appello.

Una vittoria parziale per entrambi

Apple e Epic Games sono in attesa da maggio della sentenza. La decisione di 185 pagine emessa dal giudice distrettuale degli Stati Uniti Yvonne Gonzalez Rogers è un sostanziale pareggio. Che forse non accontetnta le parti. Epic ha sostenuto che l’App Store di Apple era di per sé un mercato, sul quale Apple mantiene un monopolio. Apple ha sostenuto che il suo App Store ha concorrenza, non solo da Android Play Store di Google, ma dalle console di videogiochi e altre forme di media e intrattenimento.

“Ciononostante, il processo ha dimostrato che Apple si sta impegnando in una condotta anticoncorrenziale secondo le leggi sulla concorrenza della California secondo quanto si legge nel dispositivo -. La Corte conclude che le disposizioni anti-sterzo di Apple nascondono informazioni critiche ai consumatori e soffocano illegalmente la scelta del consumatore”. In ogni caso però l’azienda di Tim Cook ha recentemente trovato un accordo con gli sviluppatori per modificare le regole dell’App Store. Andando incontro a quanto poi deciso oggi dal giudice.

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