A due anni da BG-SUIT, la prima tuta analoga spaziale italiana prodotta da un pool di aziende tessili bergamasche guidato da RadiciGroup, nasce una versione avanzata che deriva da una collaborazione tra Mars Planet Technologies, attiva nello sviluppo di tecnologie per l’esplorazione dello spazio, e Punto Azzurro, azienda espressione della realtà produttiva territoriale evolutasi con la creazione della “Seriana Space Valley”.
Caratteristiche del prodotto
La tuta non è altro che una rivisitazione della prima versione e risponde ancor più alle esigenze di comfort e sicurezza richieste nelle simulazioni analoghe spaziali.
È dotata di una membrana impermeabile con effetto barriera contro le micropolveri, grazie alla quale la tuta riesce a garantire una protezione completa anche nelle condizioni più estreme.
È altamente resistente alle abrasioni, oltre che antivento, idrorepellente, oleorepellente, leggera e traspirante, a garantire un supporto completo anche in caso di escursioni termiche estreme.
La struttura della nuova BG-SUIT
La struttura della nuova tuta include uno strato esterno di nylon elasticizzato riciclato e una chiusura frontale in velcro, facilmente maneggiabile anche indossando dei guanti.
Su spalle e braccia sono presenti delle termonastrature che forniscono una protezione aggiuntiva nelle zone critiche, mentre il gancio elastico posto sulla gamba sinistra con spazi per utensili promette una funzionalità sicura e senza intralci.
La tuta è dotata inoltre di un sistema di tasche modulari, che consente di agganciare e sostituire le tasche su gambe e braccia anche indossando dei guanti, permettendo un facile adattamento della tuta a ogni esigenza specifica durante le attività.
Infine, il polso in tessuto elasticizzato offre una migliore aderenza della manica sotto il guanto e la zip sul fondo gamba facilita la calzatura degli stivali.
Il settore spaziale italiano tra certezza e innovazione
Anche in questo caso, il settore spaziale si dimostra attivo nelle innovazioni e in grado di sviluppare soluzioni tali da rappresentare significativi salti di qualità in ambito tecnologico.
E tutto ciò viene dimostrato dalla necessità di simulare quanto si prefigura nelle missioni spaziali, inducendo in particolare il comparto tessile della Valle Seriana a diventare grande protagonista della Space Economy.
Tutto questo in un’ottica interamente sostenibile, in quanto la tuta risulta essere progettata per dare un ulteriore ciclo di vita alle fibre tessili di cui è composta.
In particolare, si pianifica di ricavare per estrusione dei filamenti di poliammide da impiegare in nuovi processi di lavorazione, andando a ridurre così l’impatto ambientale.
“La seconda versione della tuta BG-SUIT rappresenta un passo fondamentale nello sviluppo delle attività di ricerca di Mars Planet Tecnologies nel campo del tessile applicato allo Spazio. La collaborazione con Punto Azzurro di Rovetta, esempio di altissimo livello nel campo dell’ingegneria tessile applicata alla sperimentazione scientifica, costituisce un altro importante tassello che si va aggiungere all’insieme delle progettualità attivate da altre aziende ed operatori pubblici e convogliate nella Seriana Space Valley. Il nostro obiettivo è convertire le capacità del settore tessile presenti sul territorio della Valle Seriana in un insieme di prodotti e soluzioni tecnologici che possano entrare a far parte a pieno titolo del mercato crescente della simulazione e dei programmi di esplorazione spaziale, riservando allo stesso tempo importanti ricadute nel tessile tecnico applicato al mondo del lavoro e medicale.” – Ing. Antonio Del Mastro, presidente di Mars Planet Technologies e co-founder della Seriana Space Valley
“La ricerca e lo sviluppo sperimentale della tuta analoga intraveicolare ci ha permesso di coniugare aspetti della ricerca scientifica già in corso su altri progetti e guardare al futuro con uno sguardo sempre più cosciente all’Ecodesign, prestazioni eccellenti e vestibilità. La condivisione delle necessità a medio lungo termine può permettere alla ricerca e sviluppo di guardare oltre le esigenze quotidiane ed esplorare nuove tecniche e materiali da poter integrare nella filiera del futuro.” – Roberto Loda, titolare di Punto Azzurro
“I territori della valle Seriana sono stati sempre molto attivi nello sviluppo del manifatturiero tessile, la competenza sui materiali, la capacità di lavorarli e l’efficienza produttiva sono sinonimo di risultati positivi e di garanzia di successo […] Se a questo aggiungiamo che le connessioni con il mondo attraverso le azioni commerciali dei nostri imprenditori possiamo garantire che lo sviluppo in valle Seriana di una filiera per lo spazio è possibile e realmente attuabile. Le conoscenze maturate, la rete di collaborazioni che il territorio può attivare, la presenza di giovani laureati nelle materie scientifiche e anche in quelle dello spazio la disponibilità del sistema formativo sono una solida base per costruire la Seriana Space Valley. Crediamoci, è una grande opportunità.” – Filippo Servalli, Sindaco di Gandino e co-founder Seriana Space Valley
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