Sandra e Jamie sono fotografi e viaggiatori professionisti. Hanno uno splendido account Instagram che si chiama UpendoVibes e in questo periodo stanno facendo un reportage nei paesi più affascinanti dell’Asia. Solo che il loro percorso ha avuto uno stop in Cambogia, da dove ci mandano questo video registrato 3 giorni fa. Nel quale raccontano la situazione laggiù, ma soprattutto le difficoltà per trovare una rotta di ritorno per l’Italia.
Le voci digitali: Sandra e Jamie
Bloccati su un’isola in Cambogia
L’appello alle Iene di 5 ragazzi
Qualche giorno fa altri 5 ragazzi Italiani hanno fatto un appello dalla Cambogia al programma delle Iene. “Aiutateci a tornare a casa”. È l’appello di Sara, Sasha, Rossana, Manuela e Lars. Bloccati senza la possibilità di fare il tampone per essere certi di non essere positivi al coronavirus. A certificare il loro stato di salute ci avrebbe pensato, ci dicono, un ospedale francese. In cambio di 40 dollari a testa e senza alcun esame.
Il loro racconto: “Siamo in coda per il tampone. Non siamo di certo a un metro di distanza. Qui ci viene anche chi ha sintomi, e questo è un grande rischio. Non ci sono più collegamenti aerei tra la capitale cambogiana e Bangkok, questo rende vane le nostre speranze di uscire da questo Paese. Dove ci troviamo ufficialmente bloccati con un livello sanitario nettamente inferiore a quello occidentale”.
Nel video hanno registrato tutto è successo. Ovvero hanno pagato appunto i 40 dollari un test inutile: “Non ci hanno neanche misurato la febbre o la pressione. Ma non ci hanno neppure chiesto se abbiamo dei sintomi da coronavirus. Però ci hanno preso questi soldi, che moltiplicati per quanti siamo fa un totale di 240 dollari”. Il documento che rilascia l’ospedale è necessario per poter volare in Thailandia. “Per loro non siamo un pericolo. Ma la cosa più grave è che questo è fatto da una clinica francese, non cambogiana. E la Francia conosce bene l’emergenza che c’è in Europa”.
0 commenti