Aspiranti chef, la tecnologia è con voi. Così com’è ormai in tutte le cucine di chi lo chef lo fa davvero. Insomma: anche nelle case di tutti noi cominciano ad arrivare strumenti per non sbagliare cottura. Uno di questi, Meater+, lo abbiamo provato. E, oltre alla nostra recensione, mettiamo qui sotto il video con sui si spiega il funzionamento.
Meater+, il termometro da cucina
La tecnologia da cuoco perfetto
Il termometro assomiglia in effetti ad uno tradizionale, solo che è fatto in acciaio inossidabile e ceramica resistente al calore. La scatola è del tutto ecologica, con una confezione di cartone e un alloggiamento in bambù che è pure magnetica. Si può insomma, per esempio, tenere sulla porta del frigorifero.
Una volta aperta si deve accedere al fino per staccare dalla batteria (una AAA) la linguetta di protezione. Per poterlo usare ci vogliono 4 ore di carica per 24 ore di utilizzo. Un led segnala lo stato della batteria e aiuta nelle operazioni da fare. L’abbinamento con l’app è semplice e immediato.
I piatti e l’app
Perfetto per la carne, ma utilissimo anche per il pesce. Noi lo abbiamo provato nel primo caso. Ogni tipo e spessore va bene per il termometro. Che si adatta a quasiasi metodo di cottura: dalla padella all’arrosto nella pentola, fino al forno. Ma anche altro, come il barbecue che vedete nel video.
Il dispositivo è guidato dall’app Meater (per iOs e Android) in cui si selezione tipo e livello di cottura per far calcolare il tempo giusto. L’app tiene sotto controllo anche il calore e avvisa se c’è da alzare o abbassare il fuoco. C’è un’ampia selezione riguardo al tipo di carne e sulla qualità della cottura. E ovviamente degli alert accompagnano la preparazione.
Il termometro
Essendo tecnologico il device ha delle sonde: quella per la temperatura interna che arriva a 100 gradi e quella per la temperatura esterma che va fino a 275.
Il trucco è inserirlo nella parte più corretta. Ovvero quella in cui lo spessore della carne (o, come dicevamo, del pesce) permette la misurazione migliore. Dove c’è più carne insomma e dove non ci siano interferenze alla misurazione.
Connessioni e servizi
Meater+ è collegato al Bluetooth fino a 50 m, il che vuol dire che possiamo portarci a spasso lo smartphone in casa mentre va la cottura. A meno che non possediamo una super appartamento. Il dispositivo fa una stima il tempo di cottura e avvisa quando il cibo è pronto. Calcolando anche un tempo di riposo nella padella o pentola. Cose da chef appunto.
L’app dà anche la possibilità attraverso Meater Link di creare un collegamento wifi. Questo consente di connettere il termometro anche ad altri dispositivi e non avere problemi se il vostro appartamento è appunto sterminato. Per esempio Alexa potrà avvisarvi quando la carne è cotta a puntino. Tutto deve ovviamente viaggiare sulla stessa rete.
Un’altra funzione interessante è anche Meater Cloud, servizio che permette di visualizzare la situazione sempre passando da Meater Link e dalla rete internet. Questo permette di allontanarsi (brevemente, per carità) da casa e lasciare la pietanza sul fuoco. E memorizzare i dati.
Risultato
La prova di Meater+ conferma che si tratta di uno strumento semplice e utile. Che permette davvero di cucinare per gustarsi il cibo al giusto livello di cottura e preparazione. Non serve dunque essere chef provetti per utilizzare dispositivi come questo, che punta sulla semplicitdà estrem. E che ci fa sentire quantomeno dei cuochi.
Il termometro è disponibile su Amazon e sul sito di Meater. Attualmente costa 109 euro.
giornalista appassionato di tutto quanto fa tecnologia, caporedattore del quotidiano Il Giornale