Lo studio di Microsoft premia le aziende innovative

da | 13 Nov 2019

Microsoft ha presentato a Milano i risultati del suo ultimo studio

sull’evoluzione dei modelli di lavoro e sull’approccio di manager e dipendenti alla trasformazione digitale.

barbara microsoft

Barbara Cominelli, Direttore Marketing di Microsoft Italia

Il nuovo studio di Microsoft

Il tema di partenza

Microsoft ha svolto un’indagine europea sull’evoluzione dei modelli di lavoro e sull’approccio di manager e dipendenti alla trasformazione digitale.

L’indagine commissionata da Microsoft a KRC Research e supervisionata da Michael Parke, Professor of Organizational Behavior alla London Business School, ha coinvolto 9.113 lavoratori in 15 Paesi europei. Per l’Italia sono stati intervistati oltre 500 impiegati e 110 manager.

Lo studio si è svolto su una base di partenza problematica registrando l’assenza di un’adeguata cultura tecnologica oltre che dalla difficoltà di accettare un vero cambiamento culturale.

I risultati dello studio

Dallo studio, presentato a Milano, sono emersi risultati inequivocabili

su quanto l’innovazione possa portare crescita nelle aziende con una cultura innovativa.

Il cambiamento è la nuova normalità. Il 95% dei dirigenti italiani ha dichiarato che la propria azienda è stata recentemente coinvolta in un processo d’innovazione di natura tecnologica (54%).

Il 22% degli intervistati italiani delle aziende più innovative ha dichiarato di aspettarsi una crescita a doppia cifra nel corso dei prossimi cinque anni. Inoltre, la maggior parte dei lavoratori di queste società (90%) intende restare in azienda, rispetto al 62% di chi lavora in organizzazioni con una cultura meno innovativa.

E’ emerso anche che il modo migliore per trasformare la cultura aziendale è cambiare le abitudini di lavoro e le modalità di relazione. Gli italiani hanno infatti dichiarato di sprecare il 59% del proprio tempo in riunioni ed email inutili.

Lo studio ha evidenziato come un giusto mix di tecnologia avanzata permetta secondo gli italiani di lavorare in modo più fluido e focalizzato (58% vs 16%).

Il 90% degli intervistati italiani considera la collaborazione all’interno dei team di lavoro un elemento strategico per la crescita aziendale. L’88% crede, inoltre, che collaborare con i propri partner sia vitale per lo sviluppo del business.

Nelle realtà più innovative, i tool di collaborazione semplificano lo scambio di informazioni e il coinvolgimento dei dipendenti nei processi decisionali. Il 62% degli italiani che accedono a questi strumenti dichiara infatti di trovare semplice la condivisione di informazioni.

Infine, una cultura innovativa aiuta i dipendenti a sentirsi liberi di esprimere la propria opinione (75% vs 42%). Oltre che ad accettare più serenamente di commettere errori (62% vs 37%). Questi sono fattori che sono necessari per garantire l’innovazione, la creatività e la crescita.

La soddisfazione di Barbara Cominelli

“La tecnologia è un grande aiuto per le aziende italiane che intendono innovare il proprio ambiente di lavoro, ottimizzando produttività, collaborazione, flessibilità e accessibilità e permettendo a ciascuno di lavorare ovunque, in qualunque momento e da qualsiasi dispositivo.  Non solo tecnologia, nel nostro Paese è indispensabile anche un cambio di passo a livello di cultura aziendale per abbracciare le opportunità offerte dall’innovazione e Microsoft s’impegna da sempre a supportare le organizzazioni nel definire nuovi modelli di lavoro flessibili e orientati alla collaborazione”,ha commentato Barbara Cominelli, Direttore Marketing & Operations di Microsoft Italia.“Oggi, Cloud Computing e Intelligenza Artificiale offrono un valido supporto per ottimizzare l’esperienza lavorativa e potenziare le capacità umane. Le moderne soluzioni di produttività e collaborazione, come quelle incluse in Microsoft 365, permettono infatti alle persone di migliorare la gestione del proprio tempo, di trovare più velocemente le informazioni di cui hanno bisogno, di collaborare senza confini e di esprimere al meglio il proprio potenziale, il tutto con una migliore flessibilità e gestione del work-life balance”.

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