Trump contro Huawei: nasce il “5G americano”

da | 5 Feb 2020

La guerra di Donald Trump contro Huawei continua a non viaggiare verso una tregua.

Anzi. La notizia infatti è che l’amministrazione americana ha alzato lo scontro a un nuovo livello, sfidando il colosso di Shenzen sul suo campo. Quello della tecnologia avanzata. Il  governo ha infatti messo attorno a un tavolo giganti dell’hi-tech come Microsoft, Dell e At&T per lo sviluppo di un software che sia in grado di ridurre il dominio del concorrente cinese.

Trump contro Huawei, nuovo atto

Il 5G fatto in casa (o quasi)

L’obbiettivo di Trump resta quello di evitare che Huawei possa usufruire del suo vantaggio nello sviluppo della rete 5G per prendere il controllo dei sistemi di sicurezza dell’Occidente.

«Il  grande disegno – ha spiegato in una intervista al Wall Street Journal, Larry Kudlow, consigliere economico della Casa Bianca – è fare in modo da avere un’architettura e una infrastruttura del 5G costruita da aziende statunitensi», e coinvolgere in questo progetto anche Nokia e Ericsson, negli Stati Uniti «largamente presenti».

L’azienda che si è subito fatta avanti per centrare è Dell. E il suo fondatore, Michael Dell, ha affermato che il “software è più importante dell’hardware” e che potrebbe addirittura «mangiarsi» quest’ultimo. Così Dell e Microsoft sono “già impegnati a sviluppare rapidamente un software che riuscirà a rimpiazzare un bel mucchio di componenti”.

La risposta cinese

Huawei non resta però con le mani in mano. Dopo aver ottenuto un via libera condizionato dalla Gran Bretagna e dall’Europa per la creazione della rete superveloce, ha annunciato che realizzerà in Europa dei centri di produzione per realizzare il 5G. Lo ha detto Abraham Liu, rappresentante principale del colosso cinese tlc presso le istituzioni europee. Sottolineando l’obiettivo di realizzare “un 5G per l’Europa prodotto in Europa”.

La sfida Trump contro Huawei si preannuncia insomma ancora lontana dalla conclusione. Con il produttore asiatico che sta mettendo a punto il suo Mobile Services con ingenti investimenti. Obbiettivo poter fare a meno di Google e aggirare così il ban del presidente americano.

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