Fondi, computer e un hackathon. Fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, Ericsson ha lavorato per l’Italia attraverso una serie di azioni concrete di solidarietà.
E l’istruzione è uno dei settori maggiormente. Con oltre 8 milioni di studenti in Italia che non possono accedere agli edifici scolastici.
Nell’ambito del progetto Connect To Learn, da Ericsson è arrivata una donazione di 60 personal computer alla Croce Rossa Italiana. Per far fronte alle necessità formative degli studenti dell’Abruzzo impegnati nella didattica a distanza e nella preparazione degli esami di maturità. E in più è stato organizzato un hackathon di 72 ore per sviluppare soluzioni hitech contro il coronavirus.
Ericsson aiuti e hackathon per l’Italia
La raccolta fondi
I 3000 professionisti di Ericsson in Italia hanno donato su base volontaria il corrispettivo di una o più ore del proprio lavoro. E così hanno raccolto oltre 180.000 euro destinati alla Protezione Civile. A questa iniziativa locale una seconda campagna di raccolta fondi a livello internazionale ha raccolto ulteriori 180.000 euro. Devolute alla Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC).
Le soluzioni contro la pandemia
Ericsson ha inoltre organizzato #HackTheVirus,
Un hackathon globale della durata di 72 ore in cui team di ingegneri e ricercatori hanno collaborato da remoto. Per sviluppare soluzioni tecnologiche in grado di contrastare la diffusione del coronavirus.
Tra tutti i progetti presentati i più promettenti sono attualmente in fase di realizzazione. Tra questi figurano soluzioni basate su Intelligenza Artificiale e Machine Learning per analizzare il virus. E applicazioni mobili per incoraggiare il distanziamento sociale.
Tutto questo si affianca al lavoro quotidiano svolto dagli ingegneri e dai tecnici di Ericsson. Che sono impegnati per la manutenzione, ottimizzazione e potenziamento delle reti mobili degli operatori italiani.
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