Coronavirus, le voci digitali: Giuseppe da Berlino

da | 28 Mar 2020

Si chiama Giuseppe Lanza Tommasi, ci ha mandato un video da Berlino per raccontarci come i tedeschi stanno vivendo la crisi.

Con la cancelliera Merkel in quarantena, ma con una popolazione cher ancora non vive appieno l’emergenza. Nonostante le strade della città siano più vuote rispetto alla normalità. Ma non (ancora) troppo.

Le voci digitali: Giuseppe da Berlino

Il video arrivato venerdì 27

Il picco è lontano

La situazione in Germania è in peggioramento. Il numero dei contagi, conto di ieri, è salito a 43.646 e le vittime sono 239. in una sola giornata si sono registrati 6.000 nuovi casi. E il ministro della  Salute Jens Spahn ha detto che “i tedeschi sono davanti alla quiete prima della tempesta”. Il Bundestag ha varato un bilancio aggiuntivo per finanziare il pacchetto gli aiuti  con nuovi debiti per 156 miliardi di euro.

Il piano passerà ora  al Bundesrat  per l’approvazione. Sono previsti 1.100 miliardi di euro con un programma di spese da 122,5 miliardi di euro. Con  sovvenzioni dirette da 50 miliardi per le piccole imprese, per gli autonomi, e per il potenziamento degli ospedali. E un fondo di salvataggio di 600 miliardi per le grandi aszioende. Allo stesso tempo, il governo federale prevede di riscuotere 33,5 miliardi e mezzo di euro in meno di tasse.

“Non fatevi ingannare”

In un’intervista rilasciata ieri al quotidiano “Il Tempo“, il giornalista dellas FAZ Tobias Piller ha però detto chenon bisogna farsi ingannare dai grandi numeri che vengono riportati dalla Germania, oltre 500 miliardi di Euro. Questi riguardano delle garanzie per crediti di liquidità alle aziende, e si spera che la grande parte di questi soldi torni indietro. Questo strumento si usa anche in Italia”.

“La Germania viene da un leggero surplus di bilancio nel 2019, aveva programmato di nuovo un deficit zero per il 2020. E  adesso ha spazio di manovra, se vuole fare il 3 per cento di deficit nell’anno di crisi. In ogni caso, bisogna tenere in mente, che proprio adesso, nella crisi, si fa bene a concentrarsi sull’essenziale. Vedo troppi politici che dicono: tanto stiamo spendendo grandi somme, vorrei ancora qualcosa lì e là, per questa e quella clientela elettorale. Cose del genere rischiano di essere degli sprechi che proprio nessuno si può permettere nei tempi della crisi”.

0 commenti

Potrebbe Interessarti