Gility è una startup edtech focalizzata sull’innovazione della formazione continua. Il suo obiettivo è facilitare la transizione digitale e tecnologica delle aziende italiane, con lo sviluppo delle loro competenze. Si parla quindi di mismatch, ossia lo squilibrio tra le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori e quelle richieste dalle aziende. Negli ultimi anni è diventato un tema critico, infatti, secondo una ricerca di BCG, oltre 1,3 miliardi di persone ha questo genere di problema. In Italia, come dichiara OCSE, lo skill mismatch supera il 38,2% per oltre 10 milioni di persone che lavorano. Qui subentra Gility, che ha come missione quella di aiutare le aziende italiane attraverso piani formativi specifici.
L’obiettivo di Gility
Gility, nel gennaio 2023, ha deciso di impegnarsi a ridurre lo skill mismatch. Come? Diventando una Società Benefit e cambiando lo statuto societario che adesso prevede: la crescita culturale, informativa e digitale all’interno delle imprese, il potenziamento delle competenze delle risorse con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze e, così, favorire un ambiente di lavoro inclusivo che permetta la crescita personale, professionale e culturale. Le tematiche che Gility vuole favorire durante la formazione riguardano l’impatto ambientale e digitale. Ma anche promuovere politiche interne per migliorare i rapporti sul luogo di lavoro, proteggendo così i diritti e promuovendo un ambiente sicuro e protetto.
Simone Maggi, CEO di Gility ha così commentato il passaggio a Società Benefit.“Diventare società benefit rappresenta per Gility la sua naturale collocazione. La nostra missione è quella di fornire alle aziende uno strumento semplice ma completo per sviluppare la crescita culturale del capitale umano. L’investimento nella formazione continua, infatti, attraverso l’apprendimento esperienziale e l’osmosi organizzativa rappresenta l’asset più difficilmente replicabile per l’azienda: un valore che crea un vantaggio competitivo e al tempo stesso un risvolto positivo nella società.“
