Caricabatteria unico, via libera dell’UE

da | 3 Feb 2020

Alla fine il via libera è arrivato, come era stato preannunciato. Il Parlamento europeo ha  votato in modo schiacciante la delibera a favore del caricabatterie unico per i dispositivi elettronici. La risoluzione è stata approvata con 582 voti a favore e 40 contrari.

Sì al caricabatteria unico

Cosa farà ora Apple?

Il voto ora obbliga la Commissione europea ad adottare nuove regole entro luglio.

L’idea è quella di renedere l’ingresso Usb-C standar per tutti i device, in modo che i consumatori non debbano necessariamente utilizzare un nuovo caricabatterie per ogni nuovo dispositivo.

La questione arriva da lontano: circa dieci anni fa, la UE aveva invitato i principali produttori ad adottare volontariamente lo standard comune. L’appello però era caduto nel vuoto e toccherà ora alla Commissione imporre la legge. La decisione del legislatore europeo riguarderà anche i caricabatterie wireless, anch’essi dovranno avere un unico standard. L’obbiettivo insomma è che gli accessori funzionino  con tutti i marchi di telefoni.

La contrarietà di Apple

La casa di Cupertino anche recentemente si è detta contraria, affermando affermato che l’mposizione soffocerebbe l’innovazione. E soprattutto che i costi imposti alle aziende sarebbero eccessivi, con il risultato anche di creare ulteriori rifiuti elettronici. Infatti  i caricabatterie e i cavi Lightning esistenti dovrebbero essere sostituiti e dismessi nelle discariche.

Apple comunque già quancleh passo in avanti l’ha fatto: i nuovi computer Mac e l’iPad Pro hanno infatti già adottato la ricarica Usb-C. E potrebbe farlo anche l’iPhone 12. Addirittura sembra che la Mela stia pensando per il futuro a un iPhone completamente senza porte d’ingresso, con la ricarica wireless come unica fonte di energia.

La ricerca di SustainableSMART

I dati sostengono che la maggior parte dei rifiuti elettronici è generata dal bulbo di ricarica, non dal cavo. Per tale motivo la UE potrebbe addirittura vietare o quantomeno disincentivare l’inclusione di un caricatore in ogni confezione di vendita al dettaglio per smartphone. L’ipotesi è che il consumatore possa utiizzare il suo carica batteria per tutti i dispositivi in suo possesso senza trovarne uno nuovo ogni volta che acquista un prodotto.

La ricerca sottolinea come nel 2016 la media globale di spazzatura elettronica fosse di 6 kg per persona all’anno, mentre la media per i cittadini dell’UE fosse di 16,6 kg. La riforma auspica anche un aumento dei volumi di raccolta e riciclaggio di vecchi cavi e caricabatterie. Insomma: il green deal dell’Ue interesserà anche gli smartphone.

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