Blackboard: il portale self-service che aiuta l’Università di Urbino

da | 1 Apr 2020

In un momento come quello attuale dove le Università e gli istituti scolastici sono chiusi a causa della Pandemia da Covid-19, Blackboard ha implementato un portale self-service capace di garantire modalità di insegnamento e apprendimento digitali. Esempio virtuoso dell’uso di questo strumento è l’Università di Urbino.

Blackboard 1

Il portale self-service di Blackboard

Le caratteristiche principali

Blackboard

, azienda che opera nel settore delle tecnologie per l’insegnamento, l’apprendimento e il coinvolgimento degli studenti, ha implementato il portale self-service Blackboard Collaborate Self-Service.

Questo, in un momento come quello attuale dove le Università e gli istituti scolastici sono chiusi a causa della Pandemia da Covid-19. L’importanza di avere a disposizione strumenti che consentano di non dover interrompere la didattica è fondamentale.

Blackboard Collaborate è una soluzione di apprendimento basata sulla collaborazione online semplice, comoda e affidabile. Ideata per soddisfare le mutevoli esigenze degli studenti di ogni livello. Questa soluzione permette un livello di coinvolgimento tale da far sentire gli studenti come se si trovassero tutti nella stessa aula. Questo, grazie agli strumenti dedicati alle conferenze e alla collaborazione, come la possibilità di seguire corsi sincroni tramite dispositivi sia desktop che mobili.

E’ stato progettato per simulare un’aula fisica, include funzionalità che promuovono la collaborazione, l’impegno e l’apprendimento accessibile attraverso funzioni come alzata di mano, lavagna, chat, gruppi di discussione e sondaggi.

La soluzione si integra inoltre perfettamente con tutti i principali sistemi di gestione dell’apprendimento (LMS). E i docenti possono registrare la lezione e renderla disponibile in un secondo momento agli studenti. La registrazione può essere rivista in streaming in qualunque browser, oppure si può autorizzare il download in formato MP4.

L’esempio virtuoso dell’Università di Urbino

L’Università di Urbino ha cominciato a sperimentare l’e-learning e le nuove forme di didattica a distanza nell’anno accademico 2004/2005.

Ciò le ha permesso di farsi trovare pronta per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Che ha visto nell’area del territorio vicino ad Urbino una delle prime zone rosse del contagio.

Il preavviso col quale l’Ateneo ha dovuto muoversi per questa emergenza è stato scarsissimo. Ma è bastato invitare i docenti a usare lo strumento Blackboard Collaborate per le videolezioni, seguendo le descrizioni testuali e i video tutorial che spiegano il suo funzionamento, molto semplice e intuitivo.

Durante la lezione, gli studenti vedono in video il docente col quale possono interagire scrivendo in chat le proprie domande o parlando al proprio microfono con la possibilità, alternandosi, di essere visibili anche loro in video.

Nello specifico, l’Ateneo di Urbino ha implementato il learning management system Moodle. Un prodotto software open source e gratuito, e Blackboard Collaborate in cloud che si integra alla perfezione con Moodle, Blackboard Learn e tutti i LMS compatibili con lo standard LTI.

Il commento del prof. Marco Bernardo

“Grazie al lavoro fatto negli ultimi anni”– ha affermato il Prof. Marco Bernardo, Delegato Rettorale all’Innovazione Tecnologica dell’Università di Urbino, –“ci siamo fatti trovare pronti all’emergenza COVID-19. Lunedì 2 marzo le lezioni degli oltre 600 insegnamenti di tutti i nostri 34 corsi di laurea, e nei giorni a seguire quelle dei nostri 4 corsi di dottorato di ricerca, sono passate in e-learning con Blackboard Collaborate. Servendo quotidianamente più di 10.000 utenti tra docenti e studenti, con picchi di 3.000 nella stessa fascia oraria”. “Poi da lunedì 9 marzo” – ha continuato il Prof. Bernardo – “le sessioni di laurea temporaneamente sospese hanno iniziato a svolgersi in diretta streaming tramite Blackboard Collaborate, consentendo a 220 nostri studenti di conseguire il titolo alla presenza virtuale di parenti e amici. Infine lunedì 16 marzo è stato avviato lo smart working massivo grazie a diversi strumenti tecnologici. Dove in particolare Blackboard Collaborate viene efficacemente utilizzato per le riunioni a distanza di uffici, commissioni e organi accademici. Un esempio virtuoso che ho avuto l’opportunità di presentare agli altri atenei in un webinar che ho tenuto presso la Fondazione CRUI, il braccio operativo della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane”.

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