TIM aderisce al progetto MASA, Modena Automotive Smart Area. Il laboratorio “a cielo aperto” per la sperimentazione e la certificazione delle nuove tecnologie nell’industria automobilistica. Nato dalla partnership fra Comune di Modena e Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore). La collaborazione, annunciata in occasione del Motor Valley Festival, consentirà di testare soluzioni e servizi di guida autonoma e connessa sempre più evoluti. Con l’obiettivo di sviluppare l’infrastruttura di comunicazione che sarà alla base dei nuovi servizi di mobilità utilizzando le potenzialità delle più moderne tecnologie di rete.
TIM aderisce al progetto MASA per la guida autonoma
In particolare, TIM metterà a disposizione soluzioni innovative abilitate dalle sue reti radiomobili 4G e 5G. Oltre che dalle tecnologie di Edge Computing, che assicurano migliori prestazioni in termini di larga banda e bassa latenza. Tutto questa tecnologia verrà utilizzata per le applicazioni nel settore automobilistico legate alla gestione della mobilità e del traffico.
Sensori e camere connesse potranno in questo modo avvisare i guidatori di situazioni di pericolo o rischio. Nonché anticipare la presenza di ciclisti o pedoni e limitare gli incidenti, migliorando così la sicurezza e l’infomobilità. La collaborazione con Unimore permetterà inoltre di sfruttare l’infrastruttura di calcolo distribuita dell’area. Per validare le prestazioni delle tecnologie di Mobile Edge Computing in applicazioni innovative e molto sfidanti.
Un programma in partnership pubblico-privato
MASA è un progetto sperimentale avviato in partnership pubblico-privata per lo sviluppo della mobilità smart e dei veicoli autonomi. Nasce a Modena, cuore della Motor Valley, da un’iniziativa fra il Comune di Modena e l’Università di Modena e Reggio Emilia. In collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile e il supporto della Regione Emilia-Romagna e di Lepida ScpA.
Gli obiettivi del progetto riguardano l’applicazione delle nuove tecnologie digitali ai servizi di mobilità in ambito urbano e extraurbano (smart city e smart road). Ed anche al settore dell’industria automotive (automobile connessa/automobile autonoma e relative filiere) per il miglioramento delle condizioni sociali dei cittadini, della qualità della vita urbana e di quella ambientale.
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Scritto da
Marco Pietro Lombardo
giornalista appassionato di tutto quanto fa tecnologia, caporedattore del quotidiano Il Giornale