Se c’è un’azienda che sta lottando per uscire da un momento difficile, questa è Huawei.
Qualunque cosa si pensi – ovvero che sia un pericolo e o meno per la sicurezza globale -, non si può nascondere la vitalità del brand di Shenzen. Lo dimostra la capacità di produrre dispositivi di altissimo livello e il progetto di crearsi un proprio app store, con tutte le difficoltà che questo comporta.
Personalmente penso che la tecnologia non possa fare a meno di Huawei. E che distruggere Huawei – come vorrebbe fare Donald Trump – sarebbe profondamente sbagliato, nel rispetto delle tante persone di valore che ci lavorano. Sta all’azienda però trovare la giusta strada per rendersi credibile agli occhi di chi la giudica pericolosa. Sta alla Cina fare un passo in avanti verso la trasparenza internazionale, nel rispetto di aziende come Huawei e dei suoi progetti per migliorare l’umanità.
Il 5G è tra questi: una tecnologia che, se usata nel modo giusto, porterà benessere al pianeta. Huawei deve combattere perché questo accada. E deve farlo alla luce del sole, diventando inattaccabile, aperta, sincera. Intanto ecco l’intervista uscita sul Giornale di venerdì a Stephen Duan, country manager Italia. Per capire come Huawei guarda al futuro.
Stephen Duan e il futuro di Huawei
Intervista al country manager Italia
Prima la guerra di Trump alla Cina e all’azienda. Poi il coronavirus che sta bloccando il mondo. Per Huawei certo non è un momento facile, eppure ricerca e sviluppo non si sono fermati. Anzi. Così ecco l’arrivo di nuovi prodotti come la seconda versione dello smartphone pieghevole Mate chiamato Xs, un nuovo tablet intelligente MatePad Pro, uno nuovo notebook dalle caratteristiche ultra come il MateBook X Pro. Insomma, come dice Stephen Duan (country manager Italia), i numeri restano positivi. Soprattutto grazie agli investimenti nel Mobile Services e nella App Gallery sempre più piena di contenuti: «Abbiamo chiuso il 2019 con importanti risultati in tutto il mondo, Italia compresa. La nostra quota di mercato consolidata è del 28%».Come spiega questi dati?«Il successo è stato costruito a livello globale e locale grazie alla continua collaborazione con partner eccellenti che rendono l’ecosistema Huawei più ricco e completo».Puntate insomma sulla tecnologia di alto livello.«Sempre di più: investiamo molto per offrire ai consumatori i migliori prodotti e servizi all’avanguardia, tecnologicamente imbattibili e senza precedenti. Quest’anno stiamo dimostrando che i prodotti avanzati sono ancora più potenti e performanti quando lavorano insieme, senza soluzione di continuità e in modo connesso».Huawei insomma non si ferma.«Una delle nostre caratteristiche di sempre la capacità di superare noi stessi, come dimostra il lancio di Huawei Mate Xs. Il pieghevole è solo l’inizio. Il MatePad Pro e i nuovi prodotti delle famiglie MateBook X Pro e D sono un esempio».Avete anche investito molto sugli sviluppatori.«Un impegno che rinnoviamo, nei confronti di una comunità con cui continueremo a lavorare a soluzioni sempre più all’avanguardia. Il fine è di far crescere il nostro negozio di proprietà App Gallery e farlo diventare la vera alternativa agli altri app store negli ultimi 10 anni».Fiducioso del successo?«Abbiamo più di 3.000 ingegneri al lavoro per sviluppare app e lo store oggi conta 400 milioni di utenti a livello globale e 28 milioni in Europa. Sono fiducioso, anche che gli italiani apprezzeranno i nostri dispositivi e l’esperienza d’uso».
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