Chew Shou Zi (Xiaomi): “Il Mi 10 e l’ottimismo per il futuro”

da | 29 Feb 2020

Non è ancora arrivato qui da noi, eppure Mi 10 e Mi 10 pro di Xiaomi hanno già conquistato il primo posto in classifica.

Lanciati già in Cina, sono stati testati da portale DxOMark che li ha messi davanti a tutti per il comparto fotografico professionale. Insomma: il brand cinese continua la sua corsa. E guarda già oltre la crisi del coronavirus, così come ha raccontato il CFo e presidente internationale Chew Shou Zi in un’intervista pubblicata ieri sul Giornale che qui vi proponiamo.

Intervista a Chew Shou Zi (Xiaomi)

Chew Shou Zi

L’ottimismo oltre la crisi

Chew Shou Zi è CFO e presidente international di Xiaomi. Ovvero il capo di un’azienda che sta conquistando sempre più quote di mercato grazie alla formula «qualità a un prezzo accessibile». Al Mobile World Congress di Barcellona sarebbe dovuto avvenire il lancio dei nuovi Mi 10 e Mi 10 Pro, «ma la sicurezza viene prima di tutto, anche del business». Tutto rinviato, qui in Europa, a primavera.«Infatti: vedrete dispositivi potenti e avanzati».Intanto: quale sarà l’impatto della crisi del coronavirus?«Non lo nascondiamo: avrà un impatto negativo. Per esempio per le difficoltà con la catena di supporto. Il primo quarto di quest’anno ne risentirà, ma sul secondo siamo ottimisti».Come mai?«Operiamo in 90 Paesi del mondo e crediamo nella collaborazione. Per questo abbiamo fornitori e business diversificati e siamo resilienti alle crisi. Con la nostra organizzazione i periodi negativi sono affrontabili».Su cosa puntate nel 2020?«Lanceremo device 5G, almeno dieci, soprattutto in Cina. E crediamo nella formula 5G+intelligenza artificiale+Iot: abbiamo investimenti per 7 miliardi di dollari e puntiamo al superinternet che cambierà la vita delle prossime generazioni».I problemi Usa-Cina non vi preoccupano?«Noi lavoriamo con fornitori e aziende in tutto il mondo. Il nostro modello di business punta su innovazione e collaborazione con tutti. Questo paga». Approccio diverso da altri concorrenti.«La nostra missione è essere aperti con i nostri clienti e con i partner. E mantenere un prezzo onesto. In questo posso assicurare che non cambieremo il nostro Dna. Mai».Quanto è importante l’Italia?«È strategica. Qui abbiamo un sacco di fan, possiamo dimostrare che i nostri prodotti sono adatti per un mercati così importante. E la nostra capacità di localizzare il business». Privacy: possiamo fidarci?«Assolutamente: per noi è il punto numero uno. Tanto che rispettiamo alla lettera il Gdpr europeo».E il sistema operativo? Resterete con Google?«Lavoriamo da anni con loro e abbiamo un grande supporto dall’ecosistema Android. Non c’è motivo di cambiare»

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