La NASA ha realizzato con successo il primo tentativo di olotrasporto dalla terra allo spazio. Qualche anno fa, si parlava di tecnologia che consentisse la comunicazione attraverso ologrammi. National Aeronautics and Space Administration ha annunciato attraverso i loro canali di aver completato con successo il loro primo tentativo di teletrasporto olografico all’interno della Stazione Spaziale Internazionale.
Il funzionamento del teletrasporto olografico
L’olotrasporto è gestito da un computer con software personalizzato da AEXA, che si occupa di software personalizzati per dispositivi di realtà mista e virtuale. La fotocamera è gestita da Hololens Konnect di Microsoft Corporation. La NASA è riuscita a trasportare a chilometri di distanza con l’olotrasporto, il chirurgo Dr. Josef Schmid, e il CEO di AEXA Aerospace Fernando De La Pena Llaca. Grazie a questo è stato possibile dimostrare la funzione di questa innovazione, attraverso la comunicazione con gli astronauti a bordo della stazione. Il Dr. Schmid ha spiegato la tecnica di imaging e il funzionamento dell’olotrasporto. Il teletrasporto realizzato dalla NASA permette di ricostruire, comprimere e trasmettere in 3D gli essere umani, utilizzando un display HoloLens.
Il primo tentativo del teletrasporto olografico
Questa è una dei primi tentativi dell’olotrasporto che permette di rendere la comunicazione diretta e reale tra persone presenti. Per la NASA questo tipo di teletrasporto è un passo avanti verso l’innovazione del futuro per le comunicazioni spaziali. Il Dr. Schmid afferma:
“Questo è un modo nuovo di zecca di esplorazione umana, in cui la nostra entità umana è in grado di viaggiare fuori dal pianeta. Il nostro corpo fisico non è lì, ma la nostra entità umana è assolutamente lì”