Capace di una potenza di elaborazione pari a 32 milioni di miliardi di calcoli al secondo, il supercomputer italiano Marconi100 sta offrendo un enorme contributo alla comunità scientifica. Cercando anche soluzioni alla pandemia.
Marconi100, il supercomputer di IBM e CINECA
Potenza di calcolo per le sfide moderne
Frutto di una collaborazione fra IBM e CINECA, Marconi100 è il 9° supercomputer più potente a livello globale, e il 2° a livello europeo. Secondo le misure del CINECA, offre una potenza di elaborazione pari a 32 petaFLOPS, equivalenti a 32 milioni di miliardi di calcoli al secondo. Il computer sarà in grado di sostenere ricercatori sia europei che italiani grazie a diverse a iniziative volte ad affrontare sfide del nostro tempo. Come il cambiamento climatico, le energie rinnovabili, l’economia sostenibile, la medicina di precisione.
Il CINECA (Consorzio Interuniversitario per l’High Performance Computing), è il più importante centro di supercalcolo per la ricerca scientifica in Italia, ed è attualmente coinvolto in un gran numero di progetti europei. Ad esempio metodi per produrre l’energia di fusione, studi nel campo dei materiali, o simulazioni della fisica della terra solida. Tutti questi beneficeranno dell’elevata capacità di elaborazione fornita da Marconi100.
Una macchina contro il virus
Un altro fondamentale attributo del supercomputer è la drastica riduzione dei tempi di calcolo. Accelerando così la conoscenza e il supporto alle decisioni in situazioni di crisi, proprio come l’attuale pandemia.
Uno dei primi progetti per Marconi100 è proprio l’individuazione di terapie che possano ridurre l’aggressività del coronavirus. Ad esempio, simulando digitalmente il comportamento delle proteine che permettono al virus di replicarsi, permettendo così di individuare composti farmaceutici in grado di inibirlo.
“Il progetto Marconi100” – dichiara Enrico Cereda, presidente e amministratore delegato di IBM Italia – si inserisce nel solco di una lunga, proficua cooperazione con il Consorzio Interuniversitario coinvolgendo anche i nostri centri di eccellenza in Europa. Dotato della stessa tecnologia di due dei primi tre supercomputer al vertice della classifica mondiale, Marconi100 ne seguirà le orme offrendo alla comunità dei ricercatori la potenza di calcolo necessaria anche per accelerare la scoperta di una cura contro la Covid-19. Come dimostra in particolare l’attività del sistema Summit, senza la disponibilità di queste architetture occorrerebbero tempi molto più lunghi, incompatibili con il bisogno urgente di trovare una soluzione. Siamo fieri di essere al fianco del CINECA, e dell’intero Paese, in questa e altre importanti sfide scientifiche”
In termini di sostenibilità energetica, l’aumento della potenza di elaborazione non comporterà un aumento dei consumi. Il nuovo sistema potrà infatti contare su una maggiore efficienza energetica di un fattore di circa tre volte rispetto ai sistemi preesistenti.