Sono stati presentati i prototipi di “5GBOT” da Fondazione Lars Magnus Ericsson e Fondazione Mondo Digitale in occasione della quindicesima edizione RomeCup. Ideata per garantire ai giovani studenti di poter studiare materie scientifiche attraverso le innovazioni e tecnologie che oggi offre il mercato italiano. L’evento si svolge fino a oggi all’Università Sapienza di Roma e in Campidoglio. E oltre a una serie di talk e laboratori e la presentazione dei progetti, in giornata sono previste le premiazioni finali.
Cesare Avenia, Presidente Fondazione Lars Magnus Ericsson, commenta:
“Tecnologie come 5G, IoT e AI stanno aprendo nuove opportunità. Accelerando la velocità della digitalizzazione di diversi settori. Da anni, attraverso la Fondazione Lars Magnus Ericsson ci impegniamo a stabilire profonde e strutturali sinergie. In collaborazioni tra Università, imprese e istituzioni promuovendo l’innovazione nel nostro Paese.
Lo facciamo favorendo lo sviluppo di competenze. Sostenendo le idee dei giovani, valorizzando il loro punto di vista. Trasferendo loro il nostro sapere e l’esigenza di impegnarsi tutti insieme a contribuire al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”.
I prototipi di 5GBOT in collaborazione con i studenti universitari
Questo progetto ha avuto la collaborazione di studenti universitari e alunni degli istituti superiori. Alcuni dei centri di ricerca e sviluppo di Ericsson i ricercatori hanno inoltre svolto il ruolo di mentori. Aiutando i partecipanti a sviluppare il proprio potenziale: E supportandoli nella realizzazione dei progetti. Questo progetto prevede lo sviluppo di applicazioni robotiche basate sulle prestazioni e le caratteristiche innovative della tecnologia 5G.
Negli ultimi anni, con la formazione di programmi prestabiliti come Ego e il Digital Lab, i ricercatori di Ericsson hanno aiutato i ragazzi in lungo studio di tecnologie e innovazioni. Questo per “accompagnarli” alle sfide future per la trasformazione digitale del Paese. Il progetto 5GBOT, inoltre, ha posto l’accento anche sulla necessità di sviluppare una cultura dell’inclusione e della diversità. Favorendo la creazione di team misti composti da ragazze e ragazzi. In un’ottica di condivisione e collaborazione all’interno del mondo del lavoro.