L’intelligenza artificiale ha un problema?

da | 25 Lug 2024

Questo articolo che riguarda i problemi dell’intelligenza artificiale è uno di quelli pubblicati nella nostra nuova newsletter, aggiornata ogni settimana con news dedicate e anticipazioni. Per iscriversi e riceverla puntualmente nella vostra casella mail potete in modo da poterla leggere integralmente, registratevi a questo link.

Allarme intelligenza artificiale: scarseggiano i dati

Pare che l’intelligenza artificiale abbia un problema. Un interessante articolo del New York Times rivela che i dati di cui si nutre per diventare sempre più generativa si stano esaurendo. Non perché non ci siano, ma perché – fiutato il business – sempre più fonti hanno deciso che non può essere tutto gratis quello che riempie la cassaforte di Open AI, Gemini e soci. Così, mentre finora i trainer dell’AI hanno potuto utilizzare testo, immagini e video estratti a volontà da Internet per addestrare i loro modelli, ora – secondo uno studio della Data Provenance Initiative del M.I.T., che ha esaminato 14.000 domini web – anche il settore tecnologico affronta la “crisi del consenso”. Ovvero editori e piattaforme online hanno adottato misure per impedire che i loro dati vengano raccolti. O si paga o niente.

Vi lascio all’articolo del NYT per il resto della storia, ma non c’è dubbio che, come dice Yacine Jernite, un ricercatore di apprendimento automatico, vi sia una rivolta contro l’atteggiamento sempre più aggressivo delle aziende il cui uomo simbolo è Sam Altman: “Non sorprende che stiamo vedendo un contraccolpo da parte dei creatori di dati, dopo che ciò che hanno condiviso online vengono utilizzati per sviluppare sistemi commerciali che a volte minacciano direttamente i loro mezzi di sussistenza”. Non sorprende, e non è una novità, se pensiamo a quanto sta succedendo alle Big Tech, sempre più nel mirino delle autorità di controllo dopo essere cresciute ed essersi arricchite in maniera incontrollata.

La domanda, a questo punto, è come si possa trovare il giusto equilibrio tra il progresso per l’umanità e l’interesse di chi questo progresso è promotore. L’intelligenza artificiale è già tra noi, e potrà presto essere più rilevante per il bene dell’umanità. Ma forse concentrarsi solo su come evitare che invece possa diventare una minaccia ha fatto perdere un altro punto importante che sta venendo ora a galla: l’AI resta comunque, per ora, un mezzo sotto il controllo umano, e gli uomini possono diventare una minaccia quando in campo ci sono soldi e potere. Il pericolo, al momento, è questo.

Per saperne di più

Per chi vuole avere maggiori informazioni sull’AI generativa, il consiglio è questo libro: Generative A.I. di Jerry Kaplan (Luiss edizioni)

0 commenti

Potrebbe Interessarti