Abbiamo parlato nei giorni scorsi del valore record del Bitcoin (che ieri ha sfondato il muro dei 35000 dollari in Lussemburgo). Riguardo al fenomeno della crescita delle criptovalute, pubblichiamo un commento che riguarda Ethereum da parte di Jamie Finn.
Finn è presidente e co-fondatore di Securitize. Fondata nel 2017, è uno dei maggiori operatori nel settore per i titoli digitali. Lo ringraziamo per le sue risposte che servono a fare ulteriore chiarezza sul momento delle valute virtuali. Ethereum ha toccato quota 1161 dollari (no accadeva da gennaio 2018), per poi riposizionarsi intorno ai 1000.
Il record di Ethereum secondo Jamie Finn
Cosa spinge il prezzo di Ethereum a salire così tanto?
“Non c’è molto da dire se non: pura speculazione”.
Non si tratta del fatto che venga effettivamente utilizzata di più?
“L’utilizzo è maggiore, è vero. Ma con questa speculazione molti sviluppatori cercheranno un’altra catena, perché è diventata troppo costosa. In questo momento servono 17 dollari per elaborare una transazione con Ethereum, una cifra che è insostenibile per la maggior parte delle persone, a meno che non la si utilizzi per grandi transazioni”.
Ci può fare un esempio?
“Se si vuole ottenere un rendimento, è necessario spendere 17 dollari per entrare nell’affare. E quindi si parte fondamentalmente da -17. Il che va bene se si utilizzano 100.000 dollari, ma la maggior parte delle persone ne utilizza solo da 100 a 1000, il che significa che il rendimento è negativo per un lungo periodo di tempo. Ad esempio, se doveste investire 1 ETH in un pool UNISWAP, paghereste 75 dollari in tasse in questo momento”.
Quali sono i problemi di scalabilità dell’Ethereum?
“La scalabilità non è un problema. I problemi attuali sono più legati ai costi. Detto questo, se la rete si scalasse ulteriormente, forse i costi diminuirebbero ulteriormente. Ma non è sicuro”.
Come vede la rete Ethereum tra un un anno in termini di utilizzo?
“Nel caso migliore sarebbe meglio che l’ETH scendesse a 200-300 dollari. E che la capacità della rete fosse maggiore, in modo che gli sviluppatori e gli utenti possano la utilizzare in modo che le tariffe non superino i benefici”.
E qual è il problema generale del mondo delle criptovalute?
“Le reti a pagamento come Ethereum hanno un modello economico sbagliato. Quando lo si confronta con i modelli economici tradizionali si nota che attualmente le cose diventano più costose da usare più sono usate. Questo è l’opposto di quello che ci si aspetterebbe in un’economia in cui le transazioni diventano più economiche man mano che le cose aumentano di scala. Il modello inventivo degli Ethernet è rotto e deve evolvere”.

giornalista appassionato di tutto quanto fa tecnologia, caporedattore del quotidiano Il Giornale
