Nel corso della Google I/O dello scorso maggio, Sundar Pichai, Ceo di Google, ha introdotto al mondo l’ultima frontiera dell’intelligenza artificiale: Gemini. Questa nuova generazione di intelligenza artificiale promette di ridefinire il modo in cui comprendiamo e interagiamo con le informazioni, con l’obbiettivo di portare Google a primeggiare nella corsa all’innovazione nel campo dell’AI. Oggi Gemini ha fatto il suo debutto ufficiale in 170 Paesi, con altri che seguiranno presto. Ed è arrivato su Google Pixel 8 Pro.
Gemini di Google, l’AI multimodale e flessibile
Gemini rappresenta una svolta significativa, sostituendo il precedente modello PaLM2 alla base degli strumenti più potenti di Google, come Bard. La sua caratteristica distintiva è la multimodalità, consentendo di comprendere e operare su diverse tipologie di informazioni, tra cui testi, immagini, audio, video e codice. La flessibilità è altrettanto essenziale, adattandosi sia a un data center che a uno smartphone per ottimizzare le funzioni richieste.
La prima versione, Gemini 1.0, è stata sottoposta a rigorosi test, ottenendo un impressionante punteggio del 90% nel test MMLU (massive multitask language understanding). Questo punteggio supera addirittura quello di Gpt-4 e suggerisce che Gemini possieda nuove capacità rispetto ai modelli esistenti.
Tre Versioni Ottimizzate di Gemini
La flessibilità di Gemini si manifesta nelle tre versioni ottimizzate per soddisfare esigenze specifiche. Gemini Ultra è il modello più potente, per compiti particolarmente complessi, mentre Gemini Pro eccelle nella scalabilità e nella diversificazione di compiti. Gemini Nano è pensato per compiti on-device, personalizzati per l’utente finale.
Sebbene non siano ancora chiari i dettagli sulla monetizzazione, Google ha dichiarato l’intenzione di integrare Gemini in tutti i suoi prodotti e piattaforme. Ciò include Search, Ads, Chrome e appunto gli smartphone Pixel, con quest’ultimi che adotteranno la versione “Nano”. Bard, il chatbot di intelligenza artificiale di Google, sfrutterà le nuove potenzialità di Gemini, aprendo nuovi orizzonti per l’interazione utente-macchina.
Bard: il nuovo chatbot potenziato da Gemini
Bard, la risposta di Google a ChatGpt, si evolve grazie a Gemini. Attualmente integrato nel motore di ricerca, Bard risponderà alle domande degli utenti basandosi su Gemini Pro. E l’anno prossimo su Gemini Ultra con l’introduzione di Bard Advanced. Sebbene al momento risponda solo a domande testuali, il futuro vedrà Bard supportare anche altre modalità, inclusa la voce.Gemini, la nuova intelligenza artificiale di GoogleGemini, la nuova intelligenza artificiale di Google
Con Gemini, Google apre le porte a un futuro in cui l’intelligenza artificiale diventa sempre più versatile e integrata nella nostra vita digitale quotidiana. La sua capacità di comprendere e operare su diverse modalità di informazioni promette di trasformare radicalmente il modo in cui interagiamo con la tecnologia. Resta da vedere come Gemini influenzerà il panorama digitale e come cambierà la nostra esperienza online.
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