Century21 Italia annuncia il primo progetto Made in Italy di consulenza per il settore del real estate nel Metaverso.
“Per assolvere alle esigenze di investitori che richiedono supporto nelle analisi, nelle decisioni e nella successiva valorizzazione di simili spazi digitali, abbiamo avviato in fase di sperimentazione un servizio specifico” annuncia il co-fondatore del ramo italiano, Marco Tilesi. “La nostra proposta comprende la selezione, l’apertura e la gestione dell’account. L’acquisto e la vendita di immobili virtuali, lo sviluppo del lotto, la messa a reddito e la gestione delle proprietà. Inoltre, siccome queste operazioni avvengono attraverso criptovalute, prevediamo di dover valutare in futuro l’esigenza di clienti che necessiteranno anche di servizi per l’apertura e la gestione dei relativi wallet”.
Century21 Italia: Virtual Real Estate
Il Metaverso è destinato a ridefinire completamente lo standard dell’esperienza nell’uso del computer e nell’interazione tra persone. Secondo Bloomber Intelligence, il valore dei “3D virtual social words” raggiungerà un valore di 800 miliardi di dollari entro il 2024. Infatti, le aziende di ogni settore sono già pronte a mettere piede in questo nuovo universo. “Quello immobiliare sembra essere particolarmente permeabile a questa rivoluzione e il virtual real estate è già realtà” racconta Tilesi. DappRadar, sito che tiene traccia delle vendite di terreni virtuali e NFT, ha infatti registrato un volume di scambi pari a 500 milioni di dollari per il 2021. Di questi, 330 milioni negli ultimi tre mesi e ⅓ solo nell’ultima settimana di novembre.
Da quando Facebook ha annunciato il Metaverso, le valutazioni sono esplose. In un solo mese, da una media di 2.600 dollari si è arrivati a oltre 11.000 dollari. Per questo motivo, le società che hanno deciso di mettere un piede nell’immobiliare virtuale sono molte.
Il valore della piattaforma
Century21 dice che il valore dei terreni è dato dall’importanza percepita della piattaforma in cui si trovano. Ma anche dalla loro centralità o rilevanza all’interno della mappa. I meccanismi sono simili a quelli del real estate tradizionale: posizione, prospettive di crescita e potenzialità di collegamento. Da questo punto di vista, non c’è molta differenza tra reale e virtuale.
Attualmente, le piattaforme principali del Metaverso che consentono una prospettiva “immobiliare” sono The Sandbox e Decentraland. La prima dichiara circa 500.000 utenti attivi al mese, mentre la seconda circa 300.000. Secondo Tilesi, nel futuro non avremo una piattaforma dominante. Ogni piattaforma tenderà a sviluppare una propria nicchia che consentirà finalità diverse agli stessi utenti (si pensi a Facebook, Linkedin e Instagram). In questo senso, la previsione è che Decentraland continuerà a svilupparsi sul fronte degli eventi live, mentre The Sandbox nell’ambito dei giochi. Tra le piattaforme emergenti più interessanti possiamo trovare:
- Axie Infinity;
- Treeverse;
- Somnium;
- Upland.
Il futuro del virtual real estate
La prima Virtual Fashion Week, che si terrà dal 24 al 27 marzo su Decentraland e a cui parteciperanno grandi marchi come Dolce&Gabbana e Cavalli, è attesissima. Grazie ad un evento come questo, risulta chiara la potenzialità, per il consumatore e per le aziende, che assume lo sviluppo “immobiliare” nel Metaverso. Il luogo virtuale ha un’alta valorizzazione se riesce a mettere in contatto fisico il il cliente e l’azienda, proprio come accade per uno spazio fisico. “La scelta di acquistare un lotto per il semplice partecipare al trend speculativo è priva di strategia e non esente da rischi. Se invece la scelta di investire nasce da una scommessa sullo sviluppo della tecnologia e della sua monetizzazione futura, allora il discorso cambia e, ai corretti parametri di valutazione, l’investimento ha la sua ragion di esistere.” conclude il co-founder di Century21 Italia.
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