Axpo, al via il più grande impianto fotovoltaico in Svizzera

da | 4 Apr 2020

Le autorità competenti hanno dato il via libera al gruppo energetico Axpo. Che intende installare circa 6 mila moduli sulla diga del Muttsee, a quasi 2500 metri sul livello del mare. L’impianto sarà pronto per l’estate 2021.

L’impianto fotovoltaico di Axpo

Il via libera in Svizzera

L’espansione delle energie rinnovabili promossa da Axpo procede. Il progetto per la costruzione dell’impianto solare da 2 megawatt sulla diga del Muttsee è stato approvato dal Canton Glarona, dal comune Glarus South e dall’Ufficio federale dell’energia (UFE). Da parte sua, Axpo sta ora avviando le procedure successive per consentire la costruzione e la messa in servizio dell’impianto, prevista per l’estate 2021.

Per l’azienda questo impianto vuole infatti essere un contributo alla riduzione di elettricità in inverno. Gli impianti alpini hanno diversi vantaggi rispetto a quelli in pianura: innanzitutto in alta quota c’è meno nebbia e di conseguenza la radiazione solare è maggiore; inoltre l’efficienza dei moduli è più elevata alle basse temperature; infine la luce del sole viene riflessa dal manto nevoso, aumentandone l’effetto.

L’impianto produrrà circa la metà della produzione di energia durante l’inverno. Un grande passo in avanti: di norma un impianto equivalente presente nella Svizzera centrale genera solo un quarto del suo volume di produzione totale durante l’inverno.

L’impianto produrrà 2,7 gigawattora (GWh) all’anno, sufficienti per coprire i bisogni in elettricità di 600 economie domestiche. I moduli saranno installati su una superficie di 10 mila metri quadrati, direttamente sul muro della diga, che con i suoi 1050 metri è il più lungo della Svizzera. Il manufatto, in piena esposizione sud, è invece relativamente basso: raggiunge i 27 metri.

Le parole di Simone Demarchi

«Il progetto sulla diga di Muttsee è un esempio eccezionale di come lavorare sempre più intensamente per produrre energia rinnovabile», ha affermato Simone Demarchi, ad di Axpo Italia. «Questa infrastruttura di cui Axpo è pioniere rappresenterà una valida alternativa ai canali tradizionali di approvvigionamento soprattutto di energia green anche nei periodi invernali che tradizionalmente sono quelli in cui i consumi aumentano nettamente».

Nuovi studi e nuovi progetti

Negli ultimi mesi, Axpo ha commissionato numerose ricerche sui carichi di vento e neve della zona.

Uno studio dell’Istituto per la ricerca sulla neve e sulle valanghe (SLF) ha evidenziato che i carichi di neve possono essere decisamente elevati in alcune parti dell’impianto.

Il permesso delle autorità cantonali non è che un primo passo. Il prossimo è l’inserzione nell’elenco SFOE dei cosiddetti progetti pilota: cioè quelli che ottengono aiuti finanziari dalla Confederazione.

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