CISCO nuovo partner di “Covid-19 Challenge”

da | 26 Mag 2020

È stato reso noto l’ingresso di CISCO tra i partner del progetto “Covid-19 Challenge”.

La call4ideas di Università Campus Bio-Medico di Roma e Marzotto Venture Accelerator, insieme a TIM, Enel, Invitalia, FS Technology e Unicredit.

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Roberto Guida, Amministratore delegato di Marzotto Venture Accelerator

CISCO partner di “Covid-19 Challenge”

La call4ideas di Università Campus Bio-Medico di Roma e Marzotto Venture Accelerator

Anche CISCO diventa partner di “Covid-19 Challenge”, la Call for Ideas promossa da Università Campus Bio-Medico di Roma e Marzotto Venture Accelerator. Per contribuire ad affrontare l’emergenza globale del Coronavirus (SARS-CoV-2).

CISCO, da anni impegnata con il progetto “Digitaliani” per lo sviluppo e l’accelerazione digitale del nostro Paese, ha deciso di mettere a disposizione della Challenge competenze e risorse tecnologiche. Esaminerà i progetti che parteciperanno alla Challenge, con un’attenzione particolare alle idee dedicate allo Smart Working/Collaboration, E-Learning, Smart Logistic e Cybersecurity. Per valutare il sostegno alle iniziative coerenti con il proprio modello di Open Innovation.

La Covid-19 Challenge, sostenuta già da Enel, Invitalia, FS Technology, TIM e Unicredit, ha raccolto sino ad ora la candidatura di oltre duecento giovani aziende e team. Che hanno presentato idee e progetti ad elevato contenuto tecnologico in ambito sanitario, economico e sociale. 

Ed è proprio grazie alle numerose adesioni che i promotori della call4ideas, nata con l’obiettivo di supportare le politiche pubbliche di contenimento nella fase dell’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2, la gestione della fase post-emergenziale nelle sue diverse dimensioni economiche e sociali, la ridefinizione del sistema di prevenzione, contenimento e gestione di nuove emergenze epidemiologiche e sanitarie, hanno deciso di prorogare il termine ultimo per le application fino al 31 maggio.

“Covid-19 Challenge” vede Marzotto Venture Accelerator mettere a disposizione 5 milioni di euro in servizi e finanziamenti (equity e loan). E segna il debutto della prima Open Innovation Academy sviluppata in Italia da un Ateneo (Campus Bio-Medico di Roma) con un fondo di venture capital.

Per partecipare occorre compilare il form sul sito: https://openinnovability.enel.com/projects/CALL4IDEAS-COVID-19-Challenge

Le parole dei protagonisti

Enrico Mercadante, Responsabile Italia per l’Innovazione, le Architetture e la Digital Transformation di CISCO ha commentato:

«L’adesione alla COVID-19 Challenge è per CISCO una conferma di quanto sia importante la sperimentazione congiunta. Dove un ecosistema, grazie anche alle partnership, può sviluppare soluzioni innovative frutto di contaminazioni tra diverse esigenze. Grazie alla piattaforma di coopetition sviluppata da CISCO, i migliori candidati potranno unire le loro competenze, confrontare le soluzioni di loro proprietà alle tecnologie disponibili. E dare vita a offerte e servizi innovativi per le comunità e i cittadini nella fase post-emergenziale».

«Sono particolarmente orgoglioso di vedere questo progetto diventare sempre più grande grazie all’interesse di realtà importanti come CISCO.– ha sottolineato Roberto Guida, Amministratore Delegato di Marzotto Venture Accelerator. “La crescente e continua partecipazione di giovani, startup e aziende è entusiasmante. A conferma di come la strada intrapresa possa fare la differenza nello sviluppo di soluzioni nuove e innovative in grado di aiutarci a vivere ancora meglio il nostro futuro».

«Le partnership con CISCO rappresenta il naturale complemento all’architettura del progetto Campus Open Innovation.” – ha aggiunto il Direttore Generale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, Andrea Rossi – “Il sostegno e la collaborazione con partner di elevato standing consentirà, in coerenza con il disegno della piattaforma, un accesso ampio a risorse finanziarie e supporto tecnologico. Così da scalare velocemente le fasi di sviluppo di prodotti e processi e far fronte alle inedite e complesse esigenze post-crisi».

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